La costa dei Trabocchi

«Dall’estrema punta del promontorio destro, sopra un gruppo di scogli si protendeva un trabocco, una strana macchina da pesca, tutta composta di tavole e di travi, simili ad un ragno colossale…» «Il trabocco, quella grande ossatura biancastra protesta su la scogliera..forma irta e insidiosa in agguato perpetuo, pareva sovente contrastare la benignità della solitudine. Ai meriggi torridi e ai tramonti prendeva talora aspetti formidabili», «…fin negli scogli più lontani erano conficcati pali a sostegno dei cordami di rinforzo; innumerevoli assicelle erano inchiodate su per i tronchi a confortarne i punti deboli. La lunga lotta contro la furia del flutto pareva scritta su la gran carcassa per mezzo di quei nodi, di quei chiodi, di quegli ordigni. La macchina pareva di vivere di una vita propria, aveva un’aria e un’effige di corpo animato» (Gabriele D’Annunzio, Il Trionfo della Morte, 1894)

A circa 40km da Silvi inizia la suggestiva Costa dei Trabocchi – antiche macchine da pesca su palafitte – che corrisponde territorialmente al tratto di costa della provincia di Chieti. Le numerose spiagge – nella quasi totalità insignite dalla bandiera blu – punte e calette che la caratterizzano presentano composizione e fondali di diverse varietà, alcuni sabbiosi, altri ghiaiosi, altri rocciosi. I trabocchi sono 23, sparsi per i 40km di costa, e molti di loro ospitano caratteristici ristorantini in cui potrete gustare specialità locali, di pesce in primis, cullati dalle onde: data la limitata disponibilità di coperti, si consiglia di prenotare con largo anticipo.
Di recente inaugurazione, la Via Verde della Costa dei trabocchi collega l’intera costa attraverso un percorso ciclopedonale costruito sull’ex-tracciato ferroviario adriatico, per passeggiate mozzafiato a picco sul mare. Per chi desidera scoprirla in modo “green”, sono già presenti sul territorio numerose attività di noleggio bici, spesso vicino alle stazioni ferroviarie dei comuni, servite da frequenti treni regionali. La zona è meta anche di gite in barca ed escursioni in canoa.
Per illustrarvi alcune delle altre attrattive della zona, andremo brevemente comune per comune, da nord a sud:

Ortona
Uno dei comuni più grandi della costa: ha un centro storico di origini antichissime, con eleganti corsi e piazze, torri e rioni medievali, chiese tra cui la Basilica di San Tommaso Apostolo – che ne ospita le reliquie dal 1258 – e lo splendido Castello Aragonese, che domina sul porto, uno dei più importanti d’Abruzzo, e sulla spiaggia. Parte del patrimonio è purtroppo andato perso durante la devastante battaglia di Ortona del Natale 1943, che le valse il soprannome di “Stalingrado d’Italia”. Il suo vasto territorio è caratterizzato dalla presenza di numerosi vigneti, fin quasi alla costa, poiché all’interno di una zona dall’antica e ricca produzione vitivinicola.
Le spiagge sono diverse e variegate: dalle ampie, sabbiose e attrezzate Lido Riccio e Lido dei Saraceni, si cambia completamente scenario con la caletta caratterizzata da ghiaia e speroni di rocce Ripari di Giobbe, dotata di un lido, fino alle incontaminate Punta Ferruccio e Punta dell’Acquabella. Quest’ultima si trova all’interno dell’omonima Riserva Naturale, caratterizzata anche dalla presenza della sovrastante pineta, del Cimitero Militare Canadese e di un punto panoramico mozzafiato. Si accede alla spiaggia ciottolosa passando per un minuscolo e pittoresco borgo marinaro, quasi del tutto disabitato, ma in fase di valorizzazione. A pochi metri dalla Punta, seguendo la Via Verde, il Trabocco Mucchiola, il primo della serie.

San Vito Chietino
Soprannominato da D’Annunzio “il paese delle ginestre”, presenta un ameno centro storico collocato su uno sperone di roccia a 122 mt s.l.m., in cui lo snodo di vicoli, antiche chiese e resti del castello medievale conducono al corso principale con i suoi palazzi storici e alla splendida balconata del belvedere affacciato sul mare.
La parte più urbanizzata della marina è caratterizzata dal vivace lungomare, ricco di gelaterie, pasticcerie, storici ristoranti in cui gustare le specialità di pesce, tra cui il locale brodetto adriatico, e spiagge attrezzate.
Più a sud, seguendo la statale adriatica, in zona Portelle, si noteranno alcune case in stile Liberty, fino a giungere al promontorio e all’eremo Dannunziano: qui il Vate, durante il lungo soggiorno insieme all’amante Barbara Leoni scrisse il Trionfo della Morte, rendendo immortale anche la spiaggia ciottolosa e il trabocco davanti al promontorio: il Trabocco Turchino, uno dei sei nel territorio di San Vito.

Rocca San Giovanni
Il centro storico, a 155 mt sul livello del mare, domina una collina ricca di vegetazione, agrumeti, noccioli, vigneti, ed è un borgo medievale del club dei Borghi più belli d’Italia. Il nome lo deve alla sua fondazione, voluta per la difesa della vicina Abbazia di San Giovanni in Venere: sono ancora ben conservati resti delle mura e il Torrione dei Filippini.
Il cuore del borgo è Piazza degli Eroi, su cui affacciano il Palazzo comunale, la romanica Chiesa di San Matteo Apostolo, l’imponente Torre campanaria.
Scendendo verso la marina si giunge al pittoresco quartiere di Vallevò, tra le colline e il mare, con le sue case basse, gli orti, un porticciolo di piccole barche, le fritterie e le trattorie di mare e ovviamente, alcuni trabocchi. Nel comune di Rocca ne troverete 8: Punta Cavalluccio, Punta Torre, Spezzacatena, La Foce, Punta Isolata, Valle Grotte, Punta Tufano, Sasso della Cajana, tutti circondati da spiagge ciottolose.
Il territorio ospita anche, al confine con San Vito, la Riserva naturale regionale Grotta delle Farfalle.

Fossacesia
Il centro storico di Fossacesia, caratterizzato da palazzi nobiliari, dista dalla costa circa 2 km, e si stende su un’altura che domina il fiume Sangro e un territorio collinare dalle ricche colture.
Tappa obbligata è la romanica Abbazia di San Giovanni in Venere, una delle più grandiose e importanti d’Abruzzo, che domina un promontorio affacciato sul mare, costruita originariamente nel VII secolo su un tempio dedicato a Venere. Nelle vicinanze sgorga la Fonte di Venere, anticamente ritenuta fonte di fertilità dalle donne del luogo.
La ridente frazione di Fossacesia Marina si sviluppa invece attorno alla baia del Golfo di Venere e le sue spiagge ciottolose. Nel territorio, i Trabocchi Punta Cavalluccio, Palombo, Punta Punciosa e Punta Rocciosa.

Torino di Sangro
Il litorale è dominato dai 175 ettari della Riserva naturale Lecceta di Torino di Sangro, sulla sponda sud del fiume Sangro, caratterizzata dalla presenza di lecci, roverelle, cerri, liquirizia, lentischio e faunisticamente rappresentata dalla Testuggine di Hermann, ed una particolare ricchezza ornitologica. All’interno, percorsi trekking e mountain bike, aree pic-nic, chalet.
Poco distante dalla riserva, il Cimitero militare britannico, dove riposano i caduti del Commowealth nella battaglia del Sangro, combattuta lungo l’adiacente “Linea Gustav”.
Nella parte a ridosso della costa sono presenti case vacanza, camping, localini e chioschi. E’ divisa tra l’arenile Le Morge, con il suo omonimo Trabocco, e la ghiaiosa spiaggia della Borgata Marina e Costa Verde, meta di pesca subacquea. Nel centro storico, a 164 mt s.l.m, si possono ritrovare testimonianze basso-medievali, come la Chiesa di San Salvatore e la Chiesa della Madonna di Loreto.

Casalbordino
Il centro storico si trova a 200 metri s.l.m., conserva una parte del vecchio borgo fortificato medievale, ed è caratterizzato da palazzi signorili, chiese, e un’importante torre novecentesca che funge da campanile della chiesa parrocchiale. In località Santo Stefano, verso il mare, si trovano le rovine dell’abbazia benedettina di Santo Stefano in Rivomaris, distrutta dagli attacchi saraceni.
Il Santuario della Madonna dei Miracoli, nella periferia nord-est, consacrato nel 1962, ricorda un’apparizione mariana del 1576; è meta di pellegrinaggi nonché protagonista di una sentita e partecipata festa il 10-11 giugno di ogni anno. Adiacente al Santuario, una ricca Biblioteca Benedettina.
Il Lido di Casalbordino è caratterizzato da una spiaggia attrezzata e ampia e sabbiosa, con stabilimenti balneari, hotel, camping e locali.

Vasto
Affacciata sul Golfo D’Oro, la splendida città di Vasto, l’antica Histonium romana, fonda le sue origini nel XII sec. A.C.. Il patrimonio storico artistico del centro storico, a 144 mt s.l.m. è ricchissimo: troviamo l’anfiteatro romano, le antiche terme, il medievale Castello Caldoresco, il rinascimentale Palazzo d’Avalos e i suoi stupendi giardini napoletani vista mare, che ospita il Museo Civico, il Museo Archeologico, la Pinacoteca e il Museo del Costume Antico; l’Arco di Porta Santa Maria; il Teatro Rossetti, uno dei primi in Abruzzo; la trecentesca Cattedrale di San Giuseppe; la Chiesa di Santa Maria Maggiore e la Chiesa di San Michele Arcangelo, patrono della città; il Santuario di Santa Maria Santissima Incoronata; la panoramica Loggia Ambligh, numerosi Palazzi signorili, torri, piazze.
Numerosi gli eventi estivi, tra cui anche festival musicali internazionali, come il Siren Festival. Specialità gastronomiche sono la ventricina vastese e il brodetto di pesce.
Non manca fuori dal centro un parco divertimenti acquatico, l’Acqualand.
La Marina di Vasto è nella parte centrale caratterizzata da larghe spiagge sabbiose, servite da attrezzati lidi e gli immancabili trabocchi, in questo tratto tutti dotati di ristorante. Qui incontrerete anche, su un piccolo scoglio, detto “Scaramuzza”, la scultura “Monumento alla bagnante”.
La zona Nord invece, è caratterizzata dalla spiaggia di Punta Penna, il cui promontorio sovrasta la zona portuale e presenta un caratteristico faro cinquecentesco a forma ottagonale e una piccola chiesetta quattrocentesca; e dalla Riserva Regionale Naturale di Punta Aderci, che alterna spiagge dalla fine sabbia dorata e ghiaiose, con alte dune costiere dalla fitta vegetazione erbosa e floreale. Il suo promontorio e il trabocco omonimo rappresentano uno dei simboli della Costa.
La zona sud è caratterizzata invece dalla Riserva regionale Marina di Vasto, che termina nel comune di San Salvo.

San Salvo
Il comune più a Sud della costa, al confine con il Molise, è San Salvo. Il centro storico sorge su una collina a 128 mt s.l.m.. Il Parco Archeologico del quadrilatero testimonia l’origine romana del paese, su cui è poi stato costruito il borgo medievale, il cui cuore è costituito da Piazza San Vitale e la Chiesa di San Giuseppe, che raccoglie le reliquie di San Vitale, ex abbazia benedettina dei Santi Vito e Salvo. Il quadrilatero comprende anche: il Museo Civico Porta della Terra, con preziosi oggetti dedicati al culto dei defunti del popolo frentano; il Museo dell’abbazia, che ne ricostruisce l’antica struttura e ne conserva numerosi reperti e preziose testimonianze di vita benedettina; l’Isola del Chiostro, con i resti del chiostro dell’abbazia e di una domus romana; l’Isola archeologica del Mosaico Romano, l’Acquedotto Romano Ipogeo.
San Salvo Marina è invece caratterizzata, dopo la parte nord parte della citata Riserva regionale Marina di Vasto, con le dune costiere del bel Giardino Botanico Mediterraneo, da larghe spiagge attrezzate di sabbia fine, ed ha sviluppato negli ultimi decenni una forte dedizione alla ricettività turistica, con numerosi hotel e case vacanza. Ha anche un porto turistico: “Le Marinelle”. Il suo storico trabocco, l’ultimo d’Abruzzo, è lo “Zi’Nicola”.