Parco del Lavino

A pochi km da Silvi ė possibile visitare l’area protetta del Parco del Lavino che prende il nome dall’elemento naturalistico che maggiormente lo caratterizza, ovvero le acque sulfuree del fiume, omonimo, in cui sono presenti solfati disciolti che danno la tipica e suggestiva colorazione azzurro-turchese ai laghetti, alle polle sorgive e ai ruscelli.

Il corso d’acqua ha origine nel Vallone di Santo Spirito sul versante nord-nord/ovest del massiccio montuoso della Majella; attraverso il Vallone di San Bartolomeo e il Fosso Cesano; a valle di Roccamorice, il torrente diventa Fiume Lavino; dopo pochi chilometri, all’altezza di Scafa, si versa nelle copiose acque del Pescara.

L’area di questo parco, ha un’estensione di circa 40 ettari, è dotata di un punto informativo e ospita svariate specie faunistiche, ittiche e vegetali. Passeggiando lungo le sponde incontriamo soprattutto tipi diversi di Salici (salice bianco, salice fragile) e Pioppi (pioppo nero e bianco); altre specie delimitano la zona d’acqua, quali: Tife, Giunchi, Roverelle, l’Acero campestre, il Carpino, la Robinia e il Biancospino.

La Ginestra, i Ciclamini e le Pervinche caratterizzano il sottofondo dei boschetti. Infine le alghe colorano il fondo dei laghetti con le due diverse tonalità dell’azzurro e del verde. Per quanto riguarda la fauna, a contatto con l’acqua vivono la Gallinella d’acqua, l’Usignolo di fiume, la Ballerina gialla e il Martin pescatore. Si aggirano di notte, invisibili: la Donnola, la Faina, il Tasso e la Volpe.